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Da Corriere Romagna del 14.02.2003

I vespri siciliani secondo Pizzi
GEA ELIANA MIRENDA

RAVENNA - Con una variazione in calendario approda al Teatro Alighieri di Ravenna il capolavoro verdiano Les vepres siciliennes su libretto francese di Eugène Scribe e Charles Duveyrier: le nuove date in cartellone sono sabato alle 20.30 (turno A) e domenica 16 alle 15.30 (turno B). L'opera s'inscrive nella stagione lirica dell'Alighieri nel nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione Arturo Toscanini (e coprodotto con Teatro Verdi di Busseto, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatri Comunali di Modena e di Ferrara e Teatro Municipale di Ferrara) e si avvale del coro e dell'orchestra della stessa Fondazione Toscanini diretti dal maestro Stefano Ranzani, e della regia di Pier Luigi Pizzi, che ne cura le scene e i costumi in abito ottocentesco. Il dramma in cinque atti, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1855, prende a pretesto l'episodio storico della rivolta siciliana del 1282 contro l'oppressione angioina per sviluppare il discorso libertario ed indipendentista che anima la coscienza politica di Verdi negli anni preludenti all'unità d'Italia, immettendovi la fervida passione patriottica quanto un forte sentimento tragico della storia. Se la monumentale versione originale, nata per l'Opera di Parigi, necessitava di grandi spazi scenici per ospitare grandi masse e la scena di un ballo, questo allestimento, che conta su un coro di una cinquantina di elementi, di due giovani cast e di tre coppie di ballerini, gode senz'altro di una speciale agilità, opportunamente con la necessità dei frequenti spostamenti, essendo destinato a quaranta repliche in Italia, oltre a quelle estere. La versione proposta da Pier Luigi Pizzi (già ridotta sulla base dei tagli di Gavazzeni) elimina il balletto: una modifica che non è un sacrificio, secondo il regista, in quanto - rinunciando ad una parte non strettamente legata alla drammaturgia - il nuovo adattamento ne guadagna in unità e coerenza drammaturgica. Appena reduce dal cartellone del Teatro Verdi di Busseto, dove è nato già in versione "esportabile", l'allestimento de I vespri siciliani giunge a Ravenna quasi come un "fuori programma", poiché è in procinto di espatriare in Giappone, dove andrà in scena prossimamente. Ogni messinscena dei Vespri è comunque per Pizzi un'occasione per ripensare quanto già fatto a Busseto, non dunque un mero adattarsi alle circostanze del caso quanto un vero lavoro creativo che sfrutta quali stimoli all'ingegno le peculiarità d'ogni differente teatro.

Ultimo aggiornamento effettuato il 08-gen-2008

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